Può accadere che, a seguito di un controllo, si scopra che un immobile ove viene svolta un’attività commerciale non sia provvisto dell’agibilità. Come deve comportarsi il Comune in questa ipotesi, posto che, per giurisprudenza costante, il titolo abilitativo all’esercizio di un’attività commerciale presuppone la regolarità urbanistico-edilizia dei locali interessati?
Secondo la giurisprudenza, il corretto esercizio dei poteri di autotutela da parte dell’amministrazione comunale richiede, in via di principio, la preventiva instaurazione del contraddittorio procedimentale con l’interessata ed una specifica richiesta istruttoria per consentire di integrare la documentazione a corredo del certificato medesimo, ai sensi degli artt. 24 e 25 del Testo Unico Edilizia, a garanzia dei principi di certezza delle situazioni giuridiche nonché di buon andamento, di economicità e di proporzionalità dell’azione amministrativa.
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