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Collaudo statico senza sopralluogo di un’opera con vizi di costruzione: scatta la responsabilità erariale
Scatta la responsabilità erariale per l’ingegnere collaudatore di alloggi ERP che procede al collaudo statico (dichiarando la buona esecuzione dei lavori, la loro rispondenza alle prescrizioni di progetto e la mancanza di difetti costruttivi quali lesioni e cedimenti) senza aver … Continua a leggere
Strada vicinale ad uso pubblico: le caratteristiche, in due recenti sentenze
Le strade vicinali su cui esiste un uso pubblico rappresentano sovente motivo di contenzioso fra cittadini e Pubblica Amministrazione: i primi, interessati a dimostrare l’inesistenza di detto uso; la seconda, al contrario, interessata a dimostrare il contrario. Sulla delicata materia … Continua a leggere
Quando è possibile la fiscalizzazione dell’abuso edilizio
L’art. 34, comma 2, del Testo Unico Edilizia[1] consente la fiscalizzazione dell’abuso mediante il pagamento di una sanzione pecuniaria quando vi sia difformità parziale rispetto al titolo edilizio e sussista il rischio che la demolizione della parte difforme possa arrecare … Continua a leggere
Proroga anti-covid-19 delle concessioni di impianti sportivi comunali: niente aumento del canone
Come è noto, l’art. 216, comma 2, del DL 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. Decreto Rilancio[1]), allo scopo di favorire la ripresa economica delle imprese e delle attività sportive interessate dalle misure volte a fronteggiare il dilagare dell’emergenze sanitaria … Continua a leggere
Le condizioni per l’operatività dell’autorizzazione paesaggistica postuma
L’istituto dell’accertamento della compatibilità paesaggistica di cui all’art. 167 commi 4(1) e 5(2) del Codice dei beni culturali e del paesaggio è volto a consentire la regolarizzazione postuma, previo pagamento di una sanzione pecuniaria, di manufatti edilizi costituenti opere c.d. “minori” (e cioè che non abbiano … Continua a leggere
Segnalazioni del confinante su presunti lavori abusivi e comportamenti dell’ufficio tecnico
Come è noto, l’art. 2 della Legge n. 241/1990 prevede che “se ravvisano la manifesta irricevibilità, inammissibilità, improcedibilità o infondatezza della domanda, le pubbliche amministrazioni concludono il procedimento con un provvedimento espresso redatto in forma semplificata, la cui motivazione può consistere … Continua a leggere