L’accertamento della lottizzazione abusiva richiede elementi precisi ed univoci: un caso concreto di erronea valutazione

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L’istituto della lottizzazione abusiva è disciplinato dall’art. 30 del Testo Unico Edilizia(1), il cui primo comma stabilisce che “si ha lottizzazione abusiva di terreni a scopo edificatorio quando vengono iniziate opere che comportino trasformazione urbanistica od edilizia dei terreni stessi in violazione delle prescrizioni degli strumenti urbanistici, vigenti o adottati, o comunque stabilite dalle leggi statali o regionali o senza la prescritta autorizzazione; nonché quando tale trasformazione venga predisposta attraverso il frazionamento e la vendita, o atti equivalenti, del terreno in lotti che, per le loro caratteristiche quali la dimensione in relazione alla natura del terreno e alla sua destinazione secondo gli strumenti urbanistici, il numero, l’ubicazione o la eventuale previsione di opere di urbanizzazione ed in rapporto ad elementi riferiti agli acquirenti, denuncino in modo non equivoco la destinazione a scopo edificatorio(2).
L’accertamento della lottizzazione abusiva è precipuo compito dell’ufficio tecnico comunale e comporta l’adozione della conseguente ordinanza di sospensione.

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